Italo Calvino

Scuola Italiana dal 1973

L’inclusione scolastica

L’inclusione scolastica: percorso normativo

La storia dell’inclusione scolastica non può essere disgiunta dalla scuola italiana. È stato un percorso lungo partito dalla segregazione degli alunni disabili affidati inizialmente a Enti religiosi privati.

Инклюзивное образование

La storia dell’inclusione scolastica non può essere disgiunta dalla scuola italiana. È stato un percorso lungo partito dalla segregazione degli alunni disabili affidati inizialmente a Enti religiosi privati.

1947

La Costituzione della Repubblica italiana, nel 1947 disegna un'uguaglianza formale, accompagnata da una eguaglianza sostanziale, che prevede il diritto ad una dignità della “persona”, che deve essere messa in grado di esplicare pienamente le proprie attitudini personali. All’art. 34 ha introdotto i principi di uguaglianza di opportunità educative per tutti, ma per lungo tempo questo ha significato, soltanto, percorsi scolastici separati, scuole speciali e classi differenziali che sanciscono il periodo storico della segregazione.

1975

Nel 1975 il documento della commissione presieduto dalla senatrice Falcucci enuncia i principi basilari di quella che ora chiamiamo scuola inclusiva: la collegialità, il protagonismo della famiglia, la gestione integrata dei servizi, la formazione degli insegnanti. Si afferma che non basta accogliere l’alunno, occorre integrarlo, farlo diventare protagonista.

1977

La legge 517 del 4 agosto 1977 rappresenta una pietra miliare nella storia della scuola italiana, vengono abolite le scuole speciali e determinata l’integrazione nelle classi comuni degli alunni disabili.

Oggi

La “cura educativa” nei confronti dell’alunno disabile si esplica in un percorso formativo individualizzato, al quale partecipano più soggetti istituzionali, privilegiando l’aspetto del potenziamento dell’apprendimento e dell’autonomia, ben oltre la semplice “istruzione”.

Inclusione scolastica
Italo Calvino

“La nozione di inclusione afferma l’importanza del coinvolgimento di tutti gli alunni nella realizzazione di una scuola realmente accogliente, anche mediante la trasformazione del curricolo e delle strategie organizzative, che devono diventare sensibili all’intera gradazione delle diversità presenti tra gli alunni”.

Инклюзия в школе
Школа с индивидуальным подходом

Школа с индивидуальным подходом

Il modello della scuola italiana è quello di una scuola che sa rispondere adeguatamente a tutte le diversità individuali di tutti gli alunni non soltanto a quelle degli alunni disabili o con BES, una scuola che non pone barriere, anzi valorizza le differenze individuali di ognuno e facilita la partecipazione sociale e l’apprendimento. Questo livello, ottimale, integra dentro di sé inclusione e integrazione.
Индивидуальные учебные планы

Развиваем сильные стороны и таланты

A livello formale, per gli alunni che manifestino difficoltà specifiche, è prevista la stesura di i Piani Individualizzati di Apprendimento PDP e Piani Educativi Individualizzati PEI che, a fronte delle situazioni specifiche, definiscono una progettazione d un programmazione individuale del programma didattico. La definizione e stesura di tali documenti coinvolge sia i docenti che le famiglie in un’ottica che va oltre quella puramente didattica mache si rivolge ad un sostegno globale dell’individuo nel suo ambiente di apprendimento.
Il PDP, Piano Didattico Personalizzato: cos’è e come funziona

Il PDP, Piano Didattico Personalizzato, è lo strumento che riporta il progetto educativo dedicato allo studente che ha difficoltà di apprendimento: è un documento dettagliato preparato dagli insegnanti che ricevono una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) o rientrano negli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES).


In quali casi si applicano i Piano Didattico Personalizzato

  1. I Bisogni Educativi Speciali (BES)
    • quella della disabilità
    • quella dei disturbi evolutivi specifici: per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività
    • quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
  2. I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente e che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.
Cos’è il Piani Educativi Individualizzati e a chi è rivolto

Il PEI è il documento ufficiale, determinante per il percorso scolastico degli alunni con disabilità certificata di una certa entità. Acronimo di Piano Educativo Individualizzato, il PEI viene redatto di anno in anno e contiene l’indicazione dettagliata degli interventi educativi e degli interventi didattici, degli obiettivi prefissati per l’alunno e, infine, i criteri di valutazione del percorso didattico.


Cosa contiene il PEI

  1. obiettivi didattici, educativi e di apprendimento: fanno parte degli obiettivi anche l’inclusione e la socializzazione, e più in generale il benessere dell’allievo nel contesto della scuola;
  2. l’elenco di tutte le attività didattiche, l’organizzazione degli orari e la strutturazione delle attività insieme al metodo e ai sussidi impiegati per organizzarle
  3. la valutazione delle attività, con la descrizione dei metodi e dei criteri che la sostengono
  4. il rapporto tra la scuola e il contesto extra-scolastico

Figure di supporto alla classe e alle famiglie

особенного ребенка

L’insegnante di sostegno

I bambini o i ragazzi per i quali viene approvato un PEI hanno diritto all'insegnante di sostegno, che in Italia è un docente specializzato che viene assegnato alla classe dove è presente un alunno con una certificazione specifica con lo scopo di favorirne l’inclusione e l’apprendimento. La funzione di questo insegnante è rivolta a tutto il gruppo classe e collabora con i docenti e con le famiglie.

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Tutor

In alcuni casi può essere necessaria anche la figura del tutor a sostegno del bambino o del ragazzo, nella nostra scuola questa figura è a carico della famiglia e il suo intervento viene valutato a seconda delle situazioni.

Consulente pedagogico

Nella nostra scuola è attivo lo Spazio Psicopedagogico che nella figura professionale del consulente pedagogico, segue le famiglie , gli studenti e i docenti.

ПСИХОЛОГ-ПЕДАГОГ
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